Oggi 28 novembre il Vangelo ci propone le seguenti letture:

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
La parola del Vangelo di oggi giunge pesante come un monito per i fedeli. Luca ci avvisa che siamo alla fine dell’anno ecclesiastico. In questo momento, Gesù ci invita a restare vigili e a chiuderci in preghiera. Le molte distrazioni della società moderna ci rendono insensibili al mondo e alle persone che soffrono. Non ci rendiamo conto della sofferenza degli altri e della nostra. La preghiera è l’unica arma che abbiamo per sentirci vicini a Dio e sopportare le ingiustizie che vengono commesse. Grazie a lei apriamo il nostro spirito. Il nostro cuore si nutre così come la consapevolezza della presenza costante di Dio in mezzo a noi.
Vangelo del giorno, un invito alla nuova venuta di Gesù
Con il vangelo di oggi dettato da Luca, Gesù chiede vigilanza e preghiera per non essere assenti nel momento della sua venuta. E nel momento in cui lo vedremo comparire in mezzo a noi. E’ importante restare sempre vigili e non essere impreparati a questa nuova era. Può giungere in qualsiasi momento. Se ci lasciamo coinvolgere dagli affanni e dalle “ubriachezze” della vita, alias le tentazioni e gli affanni dell’esistenza, egli arriverà e noi non sapremmo accoglierlo. Il Vangelo di Luca è un invito alla venuta del Cristo sulla Terra. Un invito a pregare il Signore e di non perderci mai per strada. Un invito a restare puri di cuore e di spirito grazie alla preghiera.