Il seitan è un alimento inconsueto e particolare, simile per aspetto alla carne ma esente da derivati animali. Il seitan viene inserito prevalentemente nel menù di chi segue un regime alimentare vegetariano. Ma quanto può durare il seitan nel nostro congelatore? Si può mangiare il seitan scaduto? Attenzione, ecco la risposta!
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Il seitan: cos’è e proprietà
ll seitan si ottiene separando il glutine dalla crusca e dagli amidi dalla farina di frumento. Il seitan ha un aspetto simile alla carne ma rispetto a questa è maggiormente morbido. Il sapore è invece simile a quello del pane.
100 grammi di seitan contengono 168 kcal. Il seitan è ricco di proteine, è facilmente digeribile, è assente da grassi saturi e colesterolo. E’ però carente di vitamine, di amminoacidi e di minerali essenziali.
La conservazione del seitan
Il seitan non prevede particolari indicazioni per la conservazione. Se il seitan è ricavato dalla farina di manitoba si potrà congelare in monoporzioni avvolto nella carta stagnola o suddividerlo in pezzi da richiudere in bustine da freezer apposite per il congelamento.
Quando acquistato per un consumo immediato, il seitan si può conservare in frigo fino a un massimo di 4 giorni. In questo caso l’alimento va chiuso ermeticamente in un contenitore adeguato, in modo che non prenda aria.
E se acquistiamo un seitan preconfezionato sulla cui confezione sia impressa una scadenza e ce lo dimentichiamo in frigo oltre questa data? Si può mangiare il seitan scaduto?
Si può mangiare il seitan scaduto?
Si può mangiare il seitan scaduto? Se acquistiamo al supermercato un prodotto preconfezionato industriale, come ad esempio quelli che contengono gli hamburger di seitan biologici, e lo abbiamo correttamente conservato in frigorifero senza aver mai toccato la confezione, possiamo consumare il seitan anche qualche giorno dopo la scadenza.
Questo perché, nelle confezioni industriali, l’aggiunta di conservanti, prevista dal processo produttivo, inibisce la crescita batterica. Se poi il seitan viene cotto, la cottura neutralizza l’eventuale presenza della pericolosa tossina botulinica.
Diverso il discorso del seitan mal conservato o preparato in casa. Se preparato in casa quindi esente dalla tipica aggiunta dei conservanti alimentari industriali, il seitan deve essere consumato subito o al più, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, conservato in frigo per un massimo di 4 giorni.
Se invece il seitan industriale è mal conservato perché ha preso aria o se notate un rigonfiamento sottovuoto della confezione, se sentite che ha un cattivo e sgradevole odore e appare secco in superficie, gettatelo immediatamente nella spazzatura perché potrebbe aver sviluppano una flora batterica pericolosa, che ha portato l’alimento ad andare a male rendendolo dannoso per la vostra salute.
Seitan: attenzione al glutine
L’86% delle calorie fornite dal seitan è costituito dalla proteina del glutine. Il seitan quindi contiene un’altissima percentuale di glutine, pari quasi a tutto il suo contenuto, per cui, come alimento, non è assolutamente indicato per la dieta delle persone che soffrono di celiachia. Il glutine è mal tollerato dall’apparato digerente, infiamma l’organismo non solo a livello intestinale ma anche sistemico, ostacolando il corretto funzionamento del metabolismo.