Anche l’E3 2020 sta per essere cancellato per le conseguenze dell’epidemia da coronavirus o Covid19. La notizia non è ancora ufficiale ma si attende un comunicato dell’organizzazione che dovrebbe arrivare alle 18 ore italiane di oggi. L’E3 2020 aveva “tenuto” fino a qualche giorno fa rassicurando sul regolare svolgimento. Ma come è accaduto per tanti altri avvenimenti del mondo tech, il rinvio o l’annullamento sembrano ora inevitabili. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, l’annullamento del MWC 2020 di Barcelona, della GDC 2020 di San Francisco. E la realizzazione online degli eventi di gruppo delle maggiori aziende tech come Google e Facebook.
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L’E3 2020 viene considerata la fiera più importante al mondo per l’intrattenimento elettronico e si disputa ininterrottamente dal 1996. Per quest’anno erano previsti tre giorni di impegno al Convention Center di Los Angeles. Ma come ormai di consueto anche i giorni “attorno” alla Fiera avrebbero visto presentazioni e lanci dei titoli dei videogiochi più interessanti in uscita. Le indiscrezioni hanno trovato conferma da fonti di Ars Technica e GameSpot.
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Entrambe le due realtà, fortemente coinvolte nella realizzazione della Fiera, hanno infatti ricevuto conferme da parte dell’organizzazione ESA del probabile annullamento dell’E3 2020. Ars Technica ha riferito che l’annuncio era addirittura previsto per ieri. Ma si è scelto di rallentare fino all’ultimo minuto per tutelare le software house con i titoli in uscita e dare loro il tempo di organizzare le presentazioni online in streaming. Devolver Digital, publisher indipendente, ha invitato tutti i propri followers su Twitter interessati all’E3 2020 ad annullare prenotazioni di voli e alberghi per la fiera.
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Le scelte, come quelle fatte in tutto il mondo in questi giorni, sono evidentemente tutte dirette alla tutela della salute dei dipendenti delle aziende coinvolte e degli eventuali visitatori. In considerazione però del fatto che l’E3 era un evento in forte calo già nelle scorse edizioni, ci si chiede se questa mazzata darà il colpo di grazia alla fiera, oppure se l’anno prossimo si ripartirà ancora.