Fortnite nelle scuole USA: arriva il primo “no” dal Kentucky

Fuori Fortnite dalle scuole superiori del Kentucky. È questo in sommi termini il discorso del capo della Commissione Atletica di una scuola superiore del Kentucky. Che ha rifiutato di iscrivere la propria High School al torneo ufficiale eSport di Fortnite per le scuole americane. E la motivazione ha un senso profondo: evitare che possa associarsi l’attività educativa ad un gioco sparatutto. In un mondo, quello statunitense, in cui le stragi scolastiche con armi da fuoco salgono purtroppo spesso agli onori delle cronache.

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La decisione e le parole del Capo della Commissione Atletica della High School del Kentucky Julian Tackett stanno facendo in queste ore il giro del mondo sui siti di notizie specializzati. In Italia la prima testata a rilanciare la notizia è stata TGCOM. La notizia arriva a pochi giorni dal lancio del torneo interscolastico statunitense di Fortnite, organizzato dalla PlayVS, annunciato come il primo eSport ufficiale nelle scuole americane. Tackett ha diffuso ad alunni e congiunti una email in cui ha comunicato iniziative e misure proattive finalizzate all’inversione di questa decisione.

Sparatutto nelle scuole: la critica di chi ha vissuto le stragi

Una comunicazione che avrà sicuramente colpito al cuore tante famiglie statunitensi. Perché in questi giorni ricorre l’anniversario della sparatoria che ne 2018 vide uccisi due studenti e tanti altri feriti alla Marshall County High School, che si trova proprio in Kentucky. È chiaro che una comunità fortemente scossa da un evento del genere veda con sospetto l’introduzione di un gioco sparatutto a livello competitivo nelle proprie scuole. E d’altra parte, da questo lato dell’oceano, per noi europei resta del tutto impensabile un sistema di competizione scolastica con alla base dei videogiochi.


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Fortnite nelle scuole USA: la protesta del Kentucky

La protesta di Tackett, quindi, non riguarda solo il rifiuto dell’iscrizione della propria scuola al torneo. Bensì la volontà di manifestare a tutti come né la Kentucky High School né altri stati fossero stati avvisati dell’iniziativa. E, di conseguenza, promuovere azione per opporsi alla diffusione della stessa. Una decisione condivisa dall’allenatore del team eSport della Boyle County High School, che ha dichiarato: “Credo che ci sia una linea di demarcazione rispetto all’ingresso dei ragazzi nei giochi sparatutto. Arrivati alla scuola superiore, bisogna saper scegliere da che parte stare”.