Prima di tutto bisogna fare una premessa, ormai è di uso comune definire con il nome Bancomat la carta che si possiede, mentre in realtà il termine è per l’ATM (Automated Teller Machine lo sportello automatico che eroga contanti o permette di compiere determinate operazioni quanto riconosce la carte che vi viene inserita).
Leggi anche:
Ma proprio perchè è diventato di uso comune in questo articolo parleremo del Bancomat sotto forma di carta.
Come capire se la carta Bancomat non funziona
Solitamente una carta non funzionante comporta il rifiuto dell’operazione, sia se si prova al ritiro di contante presso gli sportelli automatici sia se si cerca di effettuare un pagamento presso le casse provviste di POS, infatti la dicitura sarà la stessa e cioè “operazione non andata a buon fine”. Andando oltre il momentaneo imbarazzo, avendo la sicurezza che il conto collegato alla carta abbia disponibilità di fondi, verificato che, nel caso di POS, non sia un problema di connessione, l’unica opzione che rimane è che la carta non sta funzionando correttamente.
Cosa fare quando la carta non funziona
La prima cosa da fare è quella di provare in un altro sportello ATM e soprattutto nel caso di pagamento provare ad effettuare l’acquisto in un altro negozio se il precedente ha solo il POS “a strisciata”, infatti questo dispositivo non legge il chip della carta e quindi il malfunzionamento potrebbe essere solo per la strisciata e funzionante con il chip, cosa che d’altronde capita molto spesso.
Se invece viene appurato definitivamente che la carta ha smesso di funzionare bisogna richiederne una sostitutiva, perchè vuol dire che si è smagnetizzata del tutto.
Per ottenere una carta sostitutiva è necessario recarsi in banca. Bisognerà presentare la carta non funzionante allo sportello e spiegare i problemi riscontrati.
Nel caso in cui l’addetto allo sportello accerti l’effettivo malfunzionamento, si inizierà la procedura per la richiesta della nuova carta.