La lira italiana ha avuto un’importanza a dir poco fondamentale per lo sviluppo del nostro paese inteso come nazione unificata: la tradizionale valuta nostrana infatti, prima che venisse sostituita nel 2002 dall’euro, ha accompagnato diverse generazioni di italiani a partire da molto prima dell’Italia unita, in quanto la prima forma di lira presente nel nostro paese risale all’occupazione dell’Italia settientrionale ad opera di Napoleone I, successivamente altre forme di questa valuta sono state adottate dai regni del nord del paese pre unitari. Anche “tagli monetari” conosciuti come la 10 lire hanno avuto origine in contesti temporali molto distanti da quelli relativamente recenti.
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Moneta antica
Oltre alla celeberrima 10 lire Spiga, ossia la versione indubbiamente più diffusa, che ha iniziato ad essere utilizzata dagli anni 50 del Novecento fino a poche decadi fa, diversi esemplari di queste monete hanno trovato diffusione durante il Regno d’Italia. La prima emissione da 10 lire italiana risale addirittura a prima del concetto applicato di Unità d’Italia, per la precisione al 1860.
Le 10 lire che ti faranno diventare ricco: ecco quali cercare. FOTO
Si tratta di una tipologia di moneta realizzata in oro 900 (ossia una lega particolarmente pura) e coniata in pochi esemplari (poco più di 1100), che reca il volto di quello che diventerà a breve il primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Si tratta di una moneta estremamente ricercata dai collezionisti e ciò è spiegato facilmente dal valore che è estremamente elevato, anche se come tutte le monete risulta essere “condizionato” dalle condizioni dell’esemplare.
Questa emissione è conosciuta con il nome di Re Eletto, e risulta coniata dalla zecca di Bologna. E’ riconoscibile per la presenza della dicitura REGIE PROVINCIE DELL’EMILIA sul dritto, intorno al valore nominale da 10 lire, incorniciato da due rami di lauro incrociati con un fiocco in basso.
Il valore per una moneta di questo tipo in buone condizioni vale diverse migliaia di euro, mentre un esemplare in eccellenti condizioni supera i 10.000 euro. Uno in Fior di Conio arriva a valere 25 mila euro.