Bancomat, ecco tutte le novità sui prelievi: “da non credere”

Il “Bancomat” nel senso generico del termine solitamente viene utilizzato per definire in maniera generica qualsiasi forma di operazione eseguibile con una carta di pagamento, solitamente si fa sempre più spesso riferimento ai prelievi di contanti, visto che oramai qualsiasi altra operazione viene effettuata con facilità in modo autonomo, generalmente attraverso la propria app bancaria. E’ proprio questo uno dei fattori che sta cambiando, seppur in modo graduale, il concetto di contanti. Quali sono le principali novità sui prelievi che dobbiamo aspettarci?

Bancomat, ecco tutte le novità sui prelievi: “da non credere”

Attualmente diverse centinaia di sportelli ATM, ossia i dispositivi adibiti a queste operazioni, presenti sopratutto nei pressi delle filiali bancarie, vengono chiusi ogni anno, sopratutto vi è meno necessità di tenerli aperti. Come facilmente immaginabile infatti questi rappresentano un costo per le banche che da tempo hanno avviato un’opera di digitalizzazione che “passa” anche attraverso le già citate app, che permettono di sfruttare in maniera quasi completa il proprio conto senza muoversi di casa.

Ovviamente ciò avrà una ripercussione sui costi legati al prelievo, e se quelli effettuati dalla “nostra banca” non dovrebbero subire dei rincari, il discorso è differente quando questo concetto si applica ad ATM che non fanno parte del medesimo circuito bancario. Attualmente è prevista una cosiddetta commissione interbancaria, ossia una già conosciuta “mini tariffa” che viene fatta pagarae quando per l’appunto di opera un prelievo da una banca che non è quella associata alla tessera, ed è attualmente fissa a 49 centesimi di euro. Proprio in virtù dei costi sempre maggiori, Bancomat SpA ha presentato una richiesta all’Antitrust, dove sostanzialmente si chiede di eliminare questa commissione fissa a favore di una “flessibile” decisa dalle singole banche, anche se ciò potrebbe portare ad un sensibile incremento dei costi di commissione, che potrebbero lievitare anche oltre 1,50 euro.

L’AntiTrust non si è ancora esposta in merito ed ha recentemente ufficializzato che prenderà una decisione non prima del prossimo 31 ottobre 2022. Ciò significa che, con tutta probabilità per tutto il resto del 2022 non dovrebbero esserci cambiamenti.

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