Bancomat, ecco la data ufficiale: cosa cambierà sui prelievi?

Il “sistema di pagamento elettronico” viene definito in maniera molto generica bancomat, in quanto questo circuito è stato tra i primissimi a diffondersi nel nostro paese, al punto che “fare un Bancomat” quasi sempre fa riferimento all’azione dei prelievi di contanti attraverso uno dei numerosi ATM automatici. Con il contesto dei pagamenti digitali sempre in evoluzione, come cambierà  questo contesto?

Meno ATM

Abbiamo già osservato i limiti sempre più stringenti legati all’uso del contante per l’acquisto di beni e servizi, e inevitabilmente anche un servizio così diffuso come Bancomat, conosciuto sia come strumento di pagamento ma anche come circuito in se, deve andare in contro a cambiamenti, come tutta la moneta elettronica. Se il pagamento tramite tessera rappresenta il presente ed il futuro anche per il nostro paese è la situazione prelievi a “tenere banco”. Meno ATM sul territorio nazionale significano anche meno possibilità di effettuare prelievi, situazione già abbastanza evidente sopratutto nelle grandi città. Questo non è un semplice “vezzo” da parte degli istituti di credito ma una concreta necessità per contenere i costi: le filiali bancarie hanno ristretto il numero di servizi, e quindi alle banche banalmente “non conviene” avere una presenza capillare sul territorio, ATM inclusi.

Bancomat, ecco la data ufficiale: cosa cambierà sui prelievi?

Cosa succederà quindi ai prelievi? La proposta di Bancomat SpA prevede l’abrogazione della commissione interbancaria, ossia l’importo aggiuntivo, fisso a 49 centesimi, che  “scatta” quando si effetua un prelievo. Secondo la società questo importo non è più sufficiente, e la proposta alternativa presentata all’Antitrust prevede l’abrogazione di questa tariffa fissa a fronte di una flessibile, determinata dalle singole banche e che darebbero possibilità all’utente di scegliere dove prelevare.

La decisione tuttavia ha già fatto “storcere il naso”, sopratutto gli istituti di credito più piccoli che si ritroverbbero ad affrontare: la decisione, che potrebbee portare ad una commissione mediamente più elevata (fino a 1,5 euro), sarà presa probabilmente tra il prossimo ottobre e novembre.

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