“Mi hanno clonato la carta PostePay”: ecco cosa fare subito

La Postepay ha sicuramente avuto un grande impatto in quello che è un contesto sociale ed economico così legato al contante come quello italiano: la prepagata sviluppata da Poste Italiane a partire dai primi anni 2000 ha avuto e continua ad avere un’importante influenza su tutta la tipologia di denaro elettronico, sopratutto grazie alla possibilità di effettuare acquisti online.
Trattandosi di un prodotto così diffuso e di successo, Postepay, che dal 2018 rappresenta anche la società omonima controllata da Poste Italiane ha dovuto far fronte anche ad un’importante numero di truffe e raggiri online, che hanno sfruttato proprio la nomea conosciuta del prodotto. Cosa fare se ci hanno clonato da Postepay?

Furto di dati

Il termine “clonato” fa riferimento sostanzialmente la riproduzione di una carta falsa con le stesse funzionalità. Ciò avviene in vari modi, uno su tutti, attraverso la “diffusione” delle informazioni presenti sulla carta sia online, magari inconsapevolmente (esistono tantissime tipologie di truffa che mirano proprio a questo). Solitamente per accorgersene è necessario consultare con frequenza la lista movimenti. Spesso chi adempie queste operazioni fa in modo di non scaturire sospetti, e gli importi mancanti sono generalmente di pochi euro, almeno all’inizio. Cosa bisogna fare?

“Mi hanno clonato la carta PostePay”: ecco cosa fare subito

Una volta compresa l’effettiva clonazione è essenziale segnalare immediatamente il fatto a Postepay, telefonando al numero verde sempre attivo, 800.003.322. In tal sede viene richiesto l’intero codice di 16 cifre presente sulla carta nonchè il numero di telefono associato alla carta stessa per concludere il blocco della carta.

Successivamente è necessario denunciare il fatto, recandosi fisicamente presso le forze dell’ordine come Polizia e Carabinieri.

Una volta ultimata questa procedura è essenziale provare a chiedere il rimborso presso un qualsiasi ufficio postale, che mette a disposizione un modulo da riempire per la richiesta. Tuttavia è bene specificare che il rimborso viene elargito solo nel caso in cui il titolare dalla Carta non abbia dato i propri dati della carta o dell’account sul sito. In sostanza, se l’utente ha fornito i propri dati agli autori della clonazione, in questo caso è piuttosto difficile ottenerlo.

Alternativamente è possibile stampare autonomamente il modulo presso questo indirizzo ed inviarlo via posta tradizionale o raccomandata al seguente indirizzo: PostePay S.p.A. – Patrimonio destinato IMEL– Gestione Reclami – Viale Europa, 190 – 00144 Roma.

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