Chi ha fatto fallire la MPS? Ecco tutta la verità: da non credere

Le discussioni attorno a MPS, ossia il gruppo Monte Paschi di Siena, continuano a far discutere parecchio: la gestione e l’amministrazione di quella che è considerata la banca più antica al mondo è stata a più riprese sull’orlo del fallimento ed anche dopo l’intervento da parte dello stato italiano, che detiene oltre la metà del capitale sociale, la situazione legata ala gruppo non appare certamente rosea.

Crisi

Nata come monte di pietà nel 1472, Monte dei Paschi di Siena è effettivamente la banca più antiche del mondo nonchè una delle più influenti d’Europa. Negli anni 90 del 20° secolo è stata portata avanti quella che è a tutti gli effetti una vera opera di differenziazione della propria attività (fino a non troppi anni fa la maggioranza assoluta delle azioni della banca erano possedute dalla Fondazione Monte dei Paschi). Poco dopo il gruppo inizierà ad essere quotato in borsa ed ha inizio un’intensa fase di espansione territoriale e operativa, che vede MPS prendere il controllo di diverse banche su tutto il territorio italiano.

Chi ha fatto fallire la MPS? Ecco tutta la verità: da non credere

La crisi da molti viene fatta coincidere con il 2007, anno in cui MPS acquista dal Santander Antonveneta per 10,3 miliardi di euro, ma le successive capitalizzazioni non sono state “colmate”, anche a causa di mai del tutto chiarite operazioni da parte di manager che avevano sottoscritto dei complicati contratti derivati con alcune banche. Emblematica è la misteriosa morte di David Rossi, capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, che fu trovato morto su una strada che affacciava dal suo ufficio: le indagini della procura non hanno ancora compreso l’entità precisa di quello che sembra essere un suicidio.

mps

La politica è dovuta intervenire per salvare la situazione di MPS, con la “scesa in campo” dello stato, che ancora oggi detiene circa il 68 % del capitale sociale della storica banca.

Dal 2017 MPS è sotto il controllo statale e il gruppo risulta ufficialmente in vendita anche se diverse fusioni con altre banche non hanno avuto esito positivo.