Fino a 10 mila euro se trovi questa rara banconota: FOTO

La storia della banconota è più antica di quanto si possa pensare: la prima forma di valuta monetaria cartacea risale infatti al 9° secolo dopo Cristo, realizzata in Cina, ed altri esemplari maggiormente “raffinati” iniziarono a diffondersi sempre in estremo oriente durante la dinastia Yuan come documento compatibile ad una forma di titolo finanziario. Le prime banconote servivano a “dimostrare” di possedere una quantità di oro o altre risorse ma per secoli hanno avuto difficoltà ad imporsi.

E’ sopratutto il fattore relativo alla contraffazione ad aver ostacolato la diffusione di carta moneta, che in Europa iniziò a diventare realtà con lo sviluppo delle prime banche, che iniziarono a far circolare le banconote sopratutto dopo la seconda rivoluzione industriale.

Fino a 10 mila euro se trovi questa rara banconota: FOTO

Anche per semplice composizione fisica le banconote sono maggiormente soggette ad un naturale deteroramento, ecco perchè quelle moderne sono realizzate con fibre di seta. Tra il 18° ed il 20° secolo praticamente ogni nazione ha sviluppato le proprie tirature di carta moneta, che in alcuni casi rappresentano un valore storico molto importante, oltre che tangibile.

Un esempio concreto è fornito dalla banconota da 5 sterline dell’Australia conosciuta come Bank of New Zealand 1929. Questa banconota, che ritrae il Re Maori Tawhiao,  rappresenta una vera rarità: prima del 1934 infatti l’Australia utilizzava le sterline che non venivano prodotte “in loco” ma nel Regno Unito per venire poi trasferite in Australia. Questa emissione in particolare fa parte di una delle prime serie di carta moneta concepite per essere realizzare direttamente nel “nuovissimo continente”.

Ogni tipologia di banconota con il Re Tawhiao può essere fonte di guadagno, in particolare la già sopracitata banconota da 5 sterline, riconoscibile per il caratteristico colore verde, che può far guadagnare fino a 10.000 euro se in condizioni particolarmente buone.

banconota 10 mila euro