Bitcoin ha completamente rivoluzionato il concetto di moneta elettronica, facendo di fatto esordire il termine stesso criptovaluta nell’immaginario comune. La prima versione stabile risale al 2009, poco più di dieci anni fa ma sotto molti punti di vista sembra essere realmente passata un’era.
Leggi anche:
La prima crypto ha iniziato formalmente a trovare diffusione sopratutto presso i primi, speranzosi investitori che hanno deciso di puntare, in molti casi con poche speranze, in questa valuta considerabile pioneristica. Oggi è una valida alternativa alle valute “flat”, quanto potrà valere nel 2050?
La nascita delle criptovalute
Il concetto di criptovaluta nasce negli anni 90, dapprima in modo concettuale, quando in alcuni libri di fantapolitica inizia ad essere teorizzato il concetto di moneta elettronica basata sulla crittografia. L’inventore (o gli inventori) di Bitcoin si è fatto chiamare Satoshi Nakamoto ma è uno pseudonimo, la prima crypto basata. Come tutte le criptovalute, Bitcoin non ha formalmente corso legale non avendo legami con enti governativi e con gli stati, ciò che determina il valore dei singoli BTC (le “monete” virtuali) è fondamentalmente la domanda di questi tokens.
Maggiore è la richiesta, e più alto sarà il valore, andando a modificarsi un po’ come avviene per le azioni di borsa. Tecnologicamente parlando Bitcoin fa uso di una blockchain proprietaria, un insieme di tecnologie che permette la gestione dei trasferimenti di dati attraverso i “nodi” (i computer collegati sulla stessa rete). Aggiunto il nuovo blocco alla catena, il denaro viene accreditato al conto del destinatario. I BTC vanno “estratti” attraverso un processo che utilizza la potenza di calcolo dei computer, anche se quest’operazione richiede un’importante esborso di energia.
Quanto può costare Bitcoin nel 2050? Pazzesco, ecco la previsione
Da diversi anni i Bitcoin risultano accettabili come strumenti di pagamento per beni e servizi, addirittura alcune nazioni come El Salvador e il Paraguay hanno introdotto i BTC come valuta ufficiale nazionale, accanto a quelle tradizionali.
Nell’ottobre 2009 il valore di un dollaro a pari a 1 309,03 BTC e per diversi anni la crescita è stata relativamente ridotta, mentre ha raggiunto i 1000 dollari per singolo BTC nel 2013, per poi toccare nuovi vertici negli anni immediatamente successivi: l’incidenza nelle economie mondiali, che hanno nella maggior parte dei casi regolarizzato e tassato questa forma di valute, che sono comunque percepite come delle “minacce” proprio perchè decentralizzate e non gestibili direttamente da enti centrali.
Il 2021 è stato per certi versi l’anno di Bitcoin, visto che la criptovaluta di riferimento ha toccato il suo picco massimo, sfiorando i 70 mila dollari statunitensi, valuta che ha subito un netto calo, influenzata anche dai fattori politici ed economici. Attualmente vale 38.000 dollari, ma sono in molti a prevedere un graduale incremento di valore, causato da una altrettanto inevitabile diffusione nelle economie: i più ottimisti prevedono un valore di oltre 200.000 dollari entro il 2050.