Le tipologie di conto corrente hanno trovato nuove differenziazioni e varietà nelle ultime decadi, e il conto corrente cointestato rappresenta una soluzione utile e pratica quando due o più persone decidono di gestire le medesime finanze. Di cosa si tratta?
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Differenze
Come dice il nome stesso, il conto cointestatao è una forma di conto che è intestato a più soggetti: può essere natio, ossia essere aperto già cointestato ma è anche possibile “trasformare” un conto tradizionale in cointestato, previa il deposito della firma digitale di tutte le controparti in gioco.
E’ importante ricordare che esistono due forme, piuttosto differenti, di conto cointestato:
- Quello a firma disgiunta, che prevede pari diritti assoluti di tutti i cointestatari, che possono agire alla stessa maniera.
- Quello a firma congiunta, che invece necessita della firma di tutti i cointestatari per procedere con qualsiasi tipo di operazione bancaria.
Tutti gli istituti di credito in Italia permettono indifferentemente, in qualsiasi momento di mutare un conto a firma disgiunta a uno a firma congiunta, e viceversa.
Attenzione al conto corrente cointestato: ecco il perchè
Se uno dei contestatari muore ed il conto è a firma disgiunta fa testo la regolamentazione del codice civile o il testamento, se presente, mentre se è a firma congiunta i fondi sono “congelati” fino all’apertura di una pratica di successione. In molti casi l’istituto di credito congela immediatamente il conto cointestato in caso di decesso di uno dei titolari, in attesa di chiarimenti. Se il defunto ha dimostrato la volontà di far ereditare la propria parte del denaro, in questo caso si parla di donazione indiretta.
Altrettanto complesso è il discorso per quanto riguarda il divorzio, solitamente le somme vengono ripartite al 50 % ma in alcuni specifici casi le cose cambiano, e uno dei titolari dovrà dimostrare la provenienza della propria parte di denaro in caso di problematiche, come ad esempio il pignoramento, che può essere applicato su entrambi i titolari in maniera separata (il doppio pignoramento). Se uno dei cointestatari presenta delle irregolarità nei confronti del Fisco, gli altri titolari dovranno “chiarire” la propria posizione per evitare di incorrere in problematiche che possono condizionare l’intero conto.