Lo sviluppo tecnologico è in costante sviluppo e in maniera sempre più incidente, influisce sulle nostre vite, anche e sopratutto per quanto riguarda l’aspetto “multimediale”: anche la tv, uno degli elettrodomestici più important ed utilizzati a partire dalla seconda metà del 20° secolo, ha subito un costante aggiornamento, che ha portato ad esempio alla moderna smart tv.
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Il digitale terrestre rappresenta un miglioramento della qualità del segnale, processo che ha portato la popolazione italiana, così come quella europea, ad adeguare le proprie televisioni, sostituendole o aggiornandole con un apposito decoder, per adattarsi ai segnali televisivi DVB-T, compatibili con la qualità MPEG-2.
Cambio di segnale
Ciò è avvenuto nella prima decade del 21° secolo ma fin dal 2006 è iniziato lo sviluppo verso il digitale terrestre di seconda generazione, definito DVB-T2, che ha a portato ad un nuovo “switch off”, ossia lo spegnimento dei vecchi segnali per fare spazio a quelli nuovi, dotati di una qualità audio e video migliore rispetto al passato.
Attenzione al Digitale Terrestre: ecco cosa sta succedendo in Italia
Il secondo switch off è tuttora in atto, ed ha portato ad un nuovo “ricambio” di dispositivi, costringendo di conseguenza i telespettatori ad adeguarsi al DVB-T2. Tutti i televisori acquistati dopo il 22 dicembre 2018 sono sicuramente compatibili con il nuovo standard.
A partire dal 9 marzo 2022 sarà attivata la codifica MPEG-4 dei programmi, questo vuol dire che i canali saranno trasmessi con questa codifica e saranno visibili in alta qualità, ma saranno posizionati tra il numero 1 e 9 e al numero 20 del telecomando, ad esempio Rai 1 HD, attualmente presente sul canale 501, sarà spostato in automatico sul numero 1. Chi non è ancora dotato di televisione o decoder compatibili con il DTB-T2 potrà comunque continuare a vedere i canali in qualita SD.
Lo switch off è stato diviso per regioni, partendo dalla zona settentrionale a partire dalla Valle d’Aosta (3-7 gennaio 2022) Piemonte (10 gennaio 2022) e poi l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le Province autonome di Trento e Bolzano e la Lombardia (2-14 marzo 2022).
Dal 1° marzo al 15 maggio 2022, sarà la volta di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche, mentre dal 1° maggio al 30 giugno 2022, infine, toccherà a Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.
Entro il 1° gennaio 2023, salvo rinvii, lo switch-off verso lo standard DVB-T2 sarà completato.