Nintendo accusata dall’Associazione Consumatori Europea: ecco perchè

La Nintendo, tra le principali aziende relative alla produzione di videogiochi e console ha decisamente “fatto centro” con la Nintendo Switch, la popolare console ibrida tra un prodotto casalingo ed uno portatile in commercio dal 2016, che grazie ad ottimi volumi di vendita ha permesso recentemente di conquistare il traguardo con 76 milioni di unità vendute. Nonostante il successo tuttavia anche il colosso nipponico ha dovuto far fronte a qualche critica, in particolare su una componente ritenuta “delicata” della console.

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Drifting

Si tratta di una sorta di difetto oramai famoso presso gli utenti della Switch, relativo al funzionamento degli stick analogici che presentano il cosiddetto drift ossia perdono sensibilmente precisione nel corso del tempo, rendendo l’esperienza di gioco meno precisa.
L’Organizzazione Europea in difesa dei Consumatori ha accusato Nintendo di Obsolescenza Programmata, in sostanza producendo e commercializzando consapevolmente il prodotto con una sorta di “scadenza” programmata. La BEUC intende portare il caso relativo alla Nintendo davanti alla Commissione dopo aver constatato che nei 4 anni di “vita” della console quasi il 90 % di 25mila esemplari hanno riscontrato questo difetto, anche nella versione più recente della console, in commercio dal 2019.
La Nintendo è a conoscenza del problema divenuto oramai famoso presso le community della casa di Kyoto ed ha fornito un servizio di riparazioni gratuito, ma il problema non è stato risolto. Con tutta probabilità la casa giapponese sarà ritenuta responsabile, e dovrà pagare una multa per aver arrecato danno ai propri clienti, forzando una nuova progettazione della console che sostanzialmente è rimasta immutata dall’esordio.