Il lock-down vissuto nei mesi scorsi ha peggiorato la situazione economica già precaria dell’Italia e questo ha causato un vertiginoso crollo del PIL che ha spinto l’INPS a dover provvedere alla riduzione delle pensioni. In questo articolo spiegheremo a chi toccherà questa sfortuna.
Ecco a chi toccherà la sfortuna della riduzione delle pensioni

Nel nostro Paese l’importo delle pensioni varia a seconda di come cresce o decresce il PIL e in questo periodo di grandissima crisi, come già accennato, il PIL è letteralmente crollato, quindi ad alcuni toccherà una riduzione della pensione.
Chi andrà in pensione a partire dal 2023 subirà riduzioni a causa del coronavirus. Chi attualmente percepisce già la pensione non patirà tagli che invece ricadranno sui contribuenti che accederanno al trattamento previdenziale fra qualche anno.
La perdita dovrebbe attestarsi attorno al 2,5%. Se si considera pertanto un rateo mensile di circa 1000 euro la riduzione dovrebbe essere pari a 16 euro al mese. Su base annuale i tagli arriverebbero così a pesare di più di 200 euro sulle entrate dei futuri percettori di pensione.
Oltre a queste persone subiranno delle riduzioni anche coloro che presenteranno la domanda di prepensionamento, ma questo non sarà dovuto alla crisi ma alla quota previdenziale, che coloro che chiedono di andare in pensione anzitempo già conoscono benissimo.