Quale lievito usare? Ecco la risposta

In commercio è possibile trovare varie tipologie di lievito, alcune sono più adatte alla panificazione, altre, invece, alla preparazione di dolci. Nell’articolo di oggi andremo a vedere insieme quale tipologia di lievito è preferibile utilizzare in base al prodotto che vogliamo ottenere. Tra i lieviti di cui andremo a parlare, le tipologie più naturali sono rappresentate dalla pasta madre, perfetta per la panificazione in sostituzione del lievito di birra, e il cremor tartaro, da preferire al comune lievito in polvere nella preparazione dei dolci.


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Quale lievito usare? Ecco la risposta

  • Pasta madre o lievito madre

La pasta madre, o lievito madre, è una tipologia di lievito naturale che si utilizza da secoli nella panificazione. In tempi addietro, il lievito madre veniva si passava di famiglia in famiglia, in modo da permettere a tutti la preparazione del pane. Oggigiorno, c’è chi ancora in famiglia ha qualcuno che glielo fornisce, o molto tranquillamente lo si può preparare partendo da zero.


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  • Lievito di birra fresco

Il lievito di birra fresco viene normalmente venduto in panetti, conservati all’interno del banco frigo. Il lievito di birra permette una lievitazione della durata di poche ore, che solitamente si considera conclusa quando l’impasto ha raddoppiato il proprio volume. Si consiglia di utilizzare il lievito di birra dopo aver sbriciolato il panetto ed averlo disciolto in acqua tiepida. Il quantitativo da utilizzare dipende dalla ricetta che state utilizzando, ovviamente per ottenere dei lievitati leggeri, ma ben cresciuti, il consiglio è quello di utilizzare poco lievito, ma una fermentazione e lievitazione lunga. Il lievito di birra fresco può essere utilizzato per preparare pane, pizze, focacce, piadine, ma anche i dolci la cui lievitazione avverrà al di fuori del forno, come frittelle, krapfen, ciambelle, babà.


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  • Lievito di birra secco

Il lievito di birra secco si trova in vendita in bustine solitamente, fuori dal banco frigo. È una tipologia di lievito che permette una lievitazione molto rapida degli impasti. Viene utilizzato prevalentemente per la preparazione di pane e pizza ed in sostituzione del lievito di birra fresco nel caso di alcuni dolci. Deve essere disciolto in acqua prima di essere unito all’impasto.

  • Lievito per dolci in polvere

Si tratta della comune polvere lievitante per dolci in vendita in bustine. Il lievito per dolci in polvere è un prodotto chimico che permette una lievitazione rapida degli impasti per la preparazione di torte, muffin, biscotti ed altre tipologie di dolci. Deve essere aggiunto ad impasto quasi ultimato. La lievitazione dei dolci avverrà nel forno.

  • Lievito al cremor tartaro

Si tratta di un’alternativa più naturale al lievito in polvere per dolci, utilizzabile sia per torte che per biscotti e altri dolci. Il lievito in polvere a base di cremor tartaro si trova in vendita in alcuni supermercati e nei negozi di prodotti naturali. Contiene amido di mais, bicarbonato e cremor tartaro, un estratto ricavato dalla fermentazione dell’uva. Una bustina di lievito da 20 grammi permette la lievitazione di 500 grammi di farina. Deve essere unito all’impasto come ultimo ingrediente. La lievitazione avverrà in forno.

  • Lievito alimentare in scaglie

Non si tratta di un agente lievitante, ma di una tipologia di lievito inattivo, impiegato come integratore alimentare e come condimento. Viene venduto in barattoli o sacchetti, sotto forma di fiocchi o di scaglie. È facilmente reperibile nelle erboristerie o nei negozi di prodotti biologici. È costituito da lievito Saccharomyces cerevisiae coltivato su melassa e sottoposto a particolari procedimenti di essiccazione, in modo da mantenerne le qualità nutritive.