Alternative a Zoom: ecco le altre app per le videochiamate

Zoom è nell’occhio del ciclone in questi giorni. L’app ha visto un rapidissimo incremento del suo utilizzo in virtù delle quarantene imposte in tutto il mondo per il diffondersi dei contagi da coronavirus. Classi di scuole di tutto il mondo e gruppi di persone di vario genere, per lavoro o per ritrovarsi assieme su internet, la stanno utilizzando per portare avanti le proprie attività in modalità “smart”.

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Le falle di sicurezza di Zoom

E con l’aumentare del suo utilizzo, Zoom ha finito per essere guardata con più attenzione. Sia dagli utenti che dagli hacker. Che hanno mostrato alcune vulnerabilità che finora non erano palesi. La prima, evidenziata dal giornale Motherboard, riguarda il fatto che Zoom condivide – senza averlo reso esplicito – alcuni dati personali con Facebook. La seconda riguarda il fatto che, soprattutto negli USA, sono state segnalate diverse “introduzioni” non autorizzate nei video e nelle webcam degli utenti. Che si sono visti recapitare sugli schermi immagini pornografiche, antisemite, razziste, violente. Questa serie di attacchi hanno portato all’apertura di un’inchiesta, negli Stati Uniti. E per molti utenti si è scatenata la ricerca di app alternative che possano garantire le stesse funzionalità con maggiore sicurezza.

Le app alternative

Partiamo dalle più sicure: parliamo sicuramente di Signal, app disponibile praticamente per tutti i sistemi operativi. Grazie al protocollo open-source viene considerata la più sicura, è di semplice utilizzo e ha un’interfaccia comoda. Oltre a Signal, l’unica altra app raccomandata anche da Edward Snowden è Wire. Questa funziona con iOS, Android, e su pc con Windows, MacOs e Linux. Ha la peculiarità di poter essere utilizzata anche senza installazione.

Le alternative più conosciute sono, invece, FaceTime per i dispositivi Apple/iOS e Telegram per quelli Android. Sopratutto Telegram ha fatto della sicurezza in confronto alle altre applicazioni di messaggistica istantanea il suo punto di forza. Meno note, ma sicure, sono anche Riot.im, Tox e Ricochet.