Bere l’amaro dopo cena fa digerire? Ecco cosa dice la medicina

Dopo un pasto abbondante, c’è usanza soprattutto italiana di terminare il pranzo o la cena sorseggiando un ottimo amaro o un liquore digestivo. Questo perché c’è la convinzione che possa favorirne la digestione. Ma in realtà, come ci dice la medicina, questa è soltanto una mera illusione.

Bere l'amaro dopo cena fa digerire? Ecco cosa dice la medicina

L’Italia è uno dei maggiori produttori di amari al mondo. Ogni anno vengono venduti dai 18 ai 20 milioni di litri. La maggior parte finisce all’estero. 


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Gli amari o i digestivi sono preparati con erbe e radici, sminuzzate e messe a macerare in soluzione alcolica oppure ottenuti per distillazione. Era un usanza molto diffusa tra i frati e i monaci che molto spesso si dedicavano alla produzione di amari utilizzando le migliori piante medicinali custodendone poi gelosamente le antiche ricette. Ingredienti, tecniche di preparazione che tuttora restano segretissimi. 

Bere l’amaro fa davvero digerire?

Gli amari sono sicuramente una gioia per il palato ma a causa del loro alto grado alcolico non si può dire che svolgano una funzione digestiva, ma anzi, spesso hanno addirittura l’effetto contrario. La loro gradazione che oscilla tra i 30 e i 50° irrita le pareti dello stomaco arrivando a ritardare il processo digestivo.

Come mai appena dopo aver bevuto un amaro ci sentiamo più leggeri?

Questo, secondo gli esperti accade perché l’amaro comporta un incremento della produzione di saliva dovuta alla stimolazione delle papille gustative, che ci dà così una sensazione di poter digerire meglio. Si tratta, però, di una semplice illusione.

E’ assolutamente vero che erbe, radici e fiori possono stimolare la produzione di succhi gastrici favorendo la digestione, ma l’azione dell’etanolo presente nell’alcool, li rende più acidi e innocui, provocando un effetto contrario.

L’alcool non andrebbe bevuto né all’inizio né a fine pasto. Gli aperitivi non aprono lo stomaco e gli amari non fanno digerire ma anzi, a stomaco vuoto, gli effetti sono anche peggiori perché la mucosa gastrica non è difesa dall’azione del cibo.

Cosa si può fare per digerire meglio?

Per poter digerire meglio, si possono seguire alcuni semplici consigli. Innanzitutto, evitare di mangiare frutta come fine pasto perché aumenta la fermentazione nell’intestino. Meglio mangiarla come spuntino di metà mattinata o primo pomeriggio. 

Poi si può provare a condire i piatti con curcuma o pepe nero viste le qualità digestive acclarate di questi due ingredienti. Sorseggiare un bicchiere di vino a bassa gradazione alcolica durante il pasto può essere un’altra soluzione. In alternativa si può sorseggiare una tisana o un infuso a base di erbe digestive come il finocchio, la salvia o i fiori di garofano. Ma la miglior scelta resta quella di alzarsi e fare una breve passeggiata per stimolare la circolazione e il corretto passaggio degli alimenti dallo stomaco all’intestino.

Se proprio non volete rinunciare al vostro amaro del dopopasto, aggiungete del ghiaccio in modo da abbassare la gradazione alcolica e inibire l’azione irritativa sulla mucosa dello stomaco. Infine va comunque ricordato che gli amari o i liquori digestivi sono indice di calorie aggiuntive (1 bicchierino da 30 ml ne contiene ben 55).