Cosa succede a chi mangia troppo alloro? Ecco la risposta

L’alloro è una pianta aromatica che le nostre nonne usavano per preparare provvidenziali digestivi, utili per curare una cattiva digestione anche nei bambini. L’alloro è però sempre stato vittima di un pregiudizio: quello di essere velenoso. Ma allora perché c’è chi lo usa per preparare decotti? All’alloro bisogna fare attenzione? Cosa succede a chi mangia troppo alloro? Ecco la risposta a tutti questi quesiti.

Le proprietà dell’alloro

Cosa succede a chi mangia troppo alloro? Ecco la risposta

L’alloro appartiene alla famiglia delle piante lauraceae. Le sue bacche e le sue foglie contengono un olio essenziale dalle importanti proprietà aperitive, digestive e carminative. L’alloro viene solitamente utilizzato come decotto per favorire la digestione, alleviare le coliche, curare i disturbi dello stomaco, i bruciori e il reflusso gastroesofageo. L’alloro viene inoltre utilizzato per aiutare l’eliminazione dei gas intestinali e contrastare meteorismo o aerofagia. 

L’alloro è poi utile in caso di malanni stagionali, ha azione diaforetica e stimola la sudorazione in caso di febbre. Questa pianta ha inoltre proprietà espettoranti, utili per espellere il catarro in caso di tosse.

Un impacco di alloro può essere usato con effetto antinfiammatorio su articolazioni doloranti, con traumi, lividi, ematomi o contusioni. L’acido laurico presente nelle foglie di alloro, ha inoltre proprietà repellenti contro insetti e parassiti, per cui si può realizzare un’impacco da spargere sulla pelle in estate come valida soluzione naturale per contrastare l’attacco indesiderato e le punture di zanzare.

La proprietà principale dell’alloro, comunque, rimane senza dubbio quella digestiva. Ma cosa succede a chi mangia troppo alloro?

Troppo alloro fa male?

In cucina l’alloro viene usato per insaporire la carne o per realizzare tisane digestive. Ma, come tutte le piante aromatiche, se si abusa dell’alloro ci possono essere dei problemi. Tra gli effetti maggiormente comuni, prodotti da un consumo smodato di alloro, si possono avere la comparsa di dermatiti e allergie. La tossicità della pianta è dunque strettamente collegata alle quantità del consumo che se fa. 

Chi mangia troppo alloro corre dunque questi rischi. Ma come mai esiste da anni l’errata convinzione che l’alloro sia velenoso? Non bisogna confondersi con un’altra tipologia di alloro, quella realmente pericolosa.

L’alloro è una pianta sempreverde selvatica, diffusa nei paesi caldi. In Italia la si chiama anche lauro. Esiste invece il lauroceraso, una specie di alloro molto simile al lauro, non commestibile in quanto altamente tossico.

E’ questo l’esemplare da cui guardarsi bene. Nelle foglie del lauroceraso è presente un’alta concentrazione di acido cianidrico, che lo rende pericolosissimo in caso di ingestione accidentale.

Bisogna quindi fare molta a attenzione a distinguerle bene il lauro e il lauroceraso, soprattutto quando si vuole raccogliere le foglie di alloro da soli, per prepararsi un impacco o un decotto.