BlackBerry sparirà. Di nuovo e forse definitivamente. TCL, il marchio cinese che attualmente si occupa di produrre i dispositivi della mora nera ha annunciato il termine della produzione nel prossimo agosto. BlackBerry è di certo uno dei marchi che ha fatto la storia dei telefoni cellulari: è stato il primo brand ad introdurre una tastiera fisica completa al di sotto dello schermo. Una caratteristica che consentiva ai primi cellulari connessi ad internet la possibilità di scrivere rapidamente email, senza dover premere ripetutamente per ogni lettera i tasti numerici, prima dell’avvento del T9 e, chiaramente, molto prima dell’arrivo degli smartphone con tastiera virtuale. Il cui design, inutile spiegarlo in dettagli, ricorda esattamente quello del BlackBerry.
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BlackBerry: la storia dell’azienda
L’azienda era nata nel 1999 in Canada e aveva raggiunto gli apici del proprio successo intorno al 2013, quando si stimavano più di 85 milioni di utenti. Oltre alla tastiera fisica, le sue caratteristiche esclusive erano un design business, fondamentale per l’aggressione di un segmento che non poteva essere “invaso” dai cellulari colorati e giocosi pensati per gli adolescenti, e l’applicazione BBM. Acronimo di BlackBerry Messenger, si tratta di una sorta di antenato di WhatsApp. E cioè un software di comunicazione tra dispositivi sicuro e anch’esso ideale per le necessità aziendali.
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Il declino di BlackBerry: da Obama alla Cina
Nonostante utilizzatori di primissimo ordine, come Barack Obama, BlackBerry ha conosciuto il suo primo momento di fortissima crisi con l’avvento degli smartphone, e sopratutto la nascita e la diffusione fortissima di iPhone. Il Touch Screen ha di fatto estromesso la necessità della tastiera, e i Google Mobile Services hanno presto soppiantato le funzionalità della “Mora”. L’azienda ha così vissuto un rapido declino, prima caratterizzato dal passaggio al sistema operativo Android – che di fatto ha reso il suo dispositivo principale “uno dei tanti” – e poi dai diversi passaggi di proprietà, terminati con l’approdo nelle mani dei cinesi di TCL.
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Il futuro: marchio vivo, ma senza smartphone
Solo un nuovo compratore potrebbe tenere in vita il marchio, almeno quello legato agli smartphone e ai telefoni cellulari. Questo perché TLC ha sdoppiato il nome affidando alla “BlackBerry Limited” un segmento di sviluppo sulla sicurezza informatica e l’Internet of Thing. Per quanto riguarda la produzione di telefoni, TLC ha invece annunciato di non voler rinnovare il contratto di licenza: ad agosto la produzione si fermerà. Il supporto ai dispositivi continuerà a durare fino al 2022, poi anch’esso sarà fermato.