Pirateria o marketing? Gioco diffuso in torrent schizza nelle vendite Steam

Una storia particolare agita in questi giorni il mondo del gaming online e le sue dinamiche di vendita e promozione. C’è un gioco che ha rapidamente scalato le classifiche di vendita su Steam partendo quasi dal nulla. Si tratta di Danger Gazers, uno shooter post-apocalittico con grafica che ricorda un po’ i giochi retrò. E che ha visto schizzare le vendite del 400% sulla piattaforma Steam dopo una decisione “particolare” del suo sviluppatore.

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Shota Bobokhidze, questo il nome dello sviluppatore, ha deciso – dopo i primi giorni di vendita su Steam senza risultati – di diffondere gratuitamente l’intero gioco attraverso Torrent, mettendo l’intero gameplay su Pirate Bay. Non quindi solo una demo, ma tutto il proprio lavoro che era rimasto praticamente invisibile su Steam. All’interno della descrizione del file c’era una richiesta a tutti coloro che avrebbero effettuato il download. E cioè la richiesta di acquistare il gioco su Steam qualora fosse piaciuto.

L’iniziativa ha sortito un effetto straordinario. Vuoi perché il gioco è piaciuto davvero, vuoi perché l’idea di diffonderlo gratuitamente attraverso la condivisione in Torrent può essere stata molto apprezzata da tanti giocatori, il titolo è balzato nella classifica di vendite della piattaforma, aumentando i suoi numeri del 400% e rientrando nella lista di desideri di tantissimi utenti di Steam. Il gioco costa poco meno di 9 Euro e c’è su Steam una Bundle Edition con contenuti extra a meno di 20 Euro.

Il caso riapre il lunghissimo ed animato dibattito sulla pirateria nel mondo del gaming. Per molti titoli che non hanno grandi case di produzione alle spalle è molto complicato farsi notare nel mare magnum dei videogiochi: quello della condivisione libera, che lancia il passaparola tra gli utenti, è una strada che in questo caso si è scelto di percorrere. Con risultati evidentemente più che buoni. Sembra evidente che qualche contraddizione emerga: d’altra parte, nel mondo del libero mercato, non può che essere così.

Techcave.it è contraria alla pirateria – che è illegale – e diffida i propri lettori dal tenere comportamenti illegali.


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