Come combattere la mononucleosi

La mononucleosi è una malattia infettiva che si trasmette attraverso la saliva; per tale motivazione è anche conosciuta come “malattia del bacio”. L’infezione si può trasmettere attraverso la condivisione di bicchieri o per effetto di goccioline di saliva disperse con starnuti o colpi di tosse. La mononucleosi è causata dal virus di Epstein-Barr (EBV – Epstein-Barr Virus).La mononucleosi è una malattia infettiva che si trasmette attraverso la saliva. I sintomi sono spesso moderati e consistono in un senso generale di malessere, astenia e stanchezza. In alcuni casi l’infezione può avere delle conseguenze più gravi che coinvolgono i linfonodi, milza, fegato, cuore, polmoni e sistema nervoso centrale. La mononucleosi ha un tempo di incubazione che varia tra 30 e 50 giorni. È

spesso asintomatica oppure si presenta con sintomi lievi e transitori, caratterizzati da debolezza, stanchezza, febbre, ingrossamento dei linfonodi e della milza.

Le complicazioni legate alla mononucleosi, anche se poco frequenti, possono essere più gravi della patologia e includono:

  • Epatite
  • Anemia emolitica e trombocitopenia
  • Miocardite
  • Sindrome di Guillain-Barre.Come per quasi tutte le malattie virali, non esiste una terapia per la mononucleosi. Il riposo e gli antidolorifici possono alleviare i sintomi. Raramente conviene usare il cortisone (solo se la diagnosi è certa e le tonsille sono molto gonfie e ostacolano la respirazione). Nella quasi totalità dei casi, una volta fatta la diagnosi di mononucleosi, il pediatra rassicurerà la famiglia e consiglierà di attendere la guarigione spontanea della malattia.Vietato usare gli antibiotici, come per tutte le malattie virali; se usata inappropriatamente, l’amoxicillina non solo non ha alcuna efficacia ma, come abbiamo già detto, può provocare un rash cutaneo piuttosto violento e fastidioso.