
La sigaretta elettronica (detta anche e-cigarette o e-cig) è un dispositivo elettronico nato con l’obiettivo di fornire un’alternativa al consumo di tabacchi lavorati (sigarette, sigari e pipe) che ricalchi le mimiche e le percezioni sensoriali di questi ultimi. È usata per diminuire la dipendenza e l’uso di sigarette, pipe e sigari tradizionali. Il governo della Gran Bretagna ha presentato in parlamento nel dicembre 2017 il primo studio scientifico a lungo termine che dimostra che la sigaretta elettronica riduce i rischi del 99%.Il dispositivo è elettrico e, per mezzo d’una scarica di corrente elettrica, riscalda elementi resistivi che portano a temperatura di ebollizione e quindi provocano l’evaporazione (e non la combustione) di un e-liquid.Per chi fosse affetto da dipendenza da nicotina, una malattia cronica recidivante, c’è l’eventuale possibilità di aggiungere all’e-liquid quantità controllate di nicotina in modo da attenuare gli effetti da assuefazione e tolleranza che producono l’astinenza. La sigaretta elettronica ha causato negli ultimi anni numerose tragedie tra cui quella dell’americano che a soli 17 anni ha ricevuto un trapianto doppio di polmoni a causa della malattia respiratoria legata all’uso delle e-cigarette: a rivelare l’età del giovane sono stati gli stessi medici del Henry Ford Hospital di Detroit che hanno eseguito la delicatissima operazione durata più di 6 ore. «Senza il trapianto il giovane stava per morire», ha detto Hassan Nemeh, direttore del team di chirurghi toracici, aggiungendo: «dopo 20 anni eseguendo trapianti non avevo mai visto un quadro polmonare simile a questo, l’infiammazione era ovunque, molti tessuti dell’organo erano morti, altri cicatrizzati. Un caso simile anche in Italia , curato dalle iene,la vita di Ewan, 19 anni, è stato salvata all’ospedale di Nottingham in Inghilterra dopo giorni tra la vita e la morte in insufficienza respoiratoria e sostenuto da ossigenazione extracorporea. Gli è stata diagnosticata una polmonite da ipersensibilità, ovvero una grave patologia a alveoli, intersizio e bronchioli. A provocarla sarebbe stata una risposta immunitaria all’inalazione di sostanze chimiche e il sospetto è che queste sostanze siano state inalate appunto svapando.
Il ragazzo aveva iniziato a usare le sigarette elettroniche nel 2017 quando aveva 16 anni, per smettere di fumare e migliorare nello sport come pugile. Sono arrivate poi tosse, febbre, difficoltà respiratorie. Faceva fatica a respirare, si sentiva soffocare nel sonno. Dopo antibiotici e broncodilatatori, si era rivolto all’ospedale. I medici gli hanno diagnosticato una polmonite da ipersensibilità dovuta proprio all’uso delle sigarette elettroniche, secondo quanto riportato dalla rivista scientigica Archives of Disease in Childhood.