Caso Desirè Piovanelli:cartelli offensivi contro la famiglia

Non c’è pace per Maurizio Piovanelli, il papà di Desirée, la 14enne uccisa dal branco nel 2002 a Leno, nel bresciano. Per le vie del paese, nei giorni scorsi, sono comparsi alcuni cartelli contenenti insulti rivolti all’uomo che, l’anno scorso, aveva fatto aprire un’inchiesta bis per far finalmente luce sulla morte della figlia. Sul caso, stanno indagando anche gli agenti della Polizia di Stato. Desirée attirata con l’inganno da un coetaneo: Nicola Bertocchi, lo stesso che sul suo diario Smemoranda aveva lei stessa definito come “un ragazzo da non frequentare, attenzione”. E del resto era stato anche il suo papà, fin da quando era bambina, a raccomandarsi con lei (terza di quattro fratelli cresciuti in una famiglia di Testimoni di Geova) affinché non lo frequentasse quel ragazzino che di scuola non voleva saperne, che passava il tempo a fare il bulletto, a bere e fare il prepotente. Ma quando quel sabato pomeriggio Nicola ha telefonato sul suo cellulare, Desirée deve aver pensato che non c’era nulla di male se usciva di casa. Nella cascina, distante solo 300 metri dalla sua abitazione, Nicola aveva detto di aver trovato una cucciolata composta da 3 gattini. In realtà la povera ragazza trovò tre mostri, due coetanei e un adulto che avevano progettato di violentarla e ucciderla.Giovanni Erra, l’unico adulto presente nella cascina, con lui non aveva parlato quasi mai, ma a casa sua era stata per fare da babysitter. Non poteva immaginare che l’allora 36enne con il gruppo di adolescenti si era spacciato come il suo amante. Né credeva che l’uomo, sposato e con un passato da tossicodipendente e aspirante spacciatore, potesse desiderare sessualmente lei, che era soltanto una ragazzina. Non c’è pace per Maurizio Piovanelli, il papà di Desirée, la 14enne uccisa dal branco nel 2002 a Leno, nel bresciano. Per le vie del paese, nei giorni scorsi, sono comparsi alcuni cartelli contenenti insulti rivolti all’uomo che, l’anno scorso, aveva fatto aprire un’inchiesta bis per far finalmente luce sulla morte della figlia. Sul caso, stanno indagando anche gli agenti della Polizia di Stato.il padre della vittima ha  chiesto di indagare in particolar  modo sul un filone di pedofilia, Giovani Erra ha affermato durante il processo che dietro l’omicidio  ci sia dell’altro.


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